Bene, ci siete! Finalmente avete deciso quale sarà il segno e il nome che dovrà rappresentare la Vostra azienda o il Vostro prodotto sul mercato. Ma siete sicuri che sia difendibile e “a norma” con i requisiti imposti dalla legge? Vi sarà già capitato di sentire storie di imprenditori che, non avendo operato le giuste verifiche, sono incappati nella registrazione di un marchio nullo o che addirittura sono stati costretti a ritirare il relativo prodotto dal mercato pagando anche un risarcimento danni. Come bisogna agire, dunque, per una registrazione corretta del marchio?
Regola numero uno: fare un’analisi accurata.
Affinché il vostro marchio sia valido non è sufficiente infatti che il nome e il segno scelto siano di vostro gradimento e in linea con il vostro business, ma è indispensabile che risponda a criteri ben precisi. Vediamoli nel dettaglio:
- Novità: nondeve essereuguale o simile ad un altro marchio valido sul territorio o ad un segno già noto come ditta, denominazione sociale, insegna o nome a dominio.
- Capacità distintiva: deve essere un marchio in grado di identificare i prodotti tra tutti quelli dello stesso genere immessi sul mercato. Una casa di moda, ad esempio, non potrebbe utilizzare in esclusiva il termine “pronto moda” per una propria linea, così come ad un produttore dolciario non è concesso registrare il nome “dolce” per vendere del cioccolato. Il motivo è che il nome non può consistere in una denominazione generica o descrittiva del prodotto, né può essere una descrizione delle caratteristiche intrinseche del prodotto o del servizio, quali la sua specie, la provenienza geografica, la quantità, la destinazione e la qualità.
- Non deve entrare in conflitto con ritratti e nomi di persone, segni notori usati in campo artistico, letterario, scientifico, politico o sportivo e altri diritti di terzi.
Come procedere quindi per una registrazione del marchio corretta?
La regola base è: prevenire! Prima di presentare domanda di registrazione è importante fare una ricerca di anteriorità, verificare cioè la disponibilità del segno per escludere che il vostro marchio sia già stato registrato da un’impresa concorrente.
Valutare la “confondibilità” tra due marchi è un’operazione delicata (si tiene infatti conto di elementi quali somiglianze visive, fonetiche e concettuali) e non può essere eseguita in modo approssimativo. In genere gli Uffici effettuano un controllo sugli impedimenti assoluti, ma non valutano i possibili conflitti con i segni anteriori.
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