Se stai pensando di registrare il tuo marchio o vuoi capire come si registra un marchio, di sicuro ti starai chiedendo anche quanto dovrai spendere per proteggerlo. È una domanda assolutamente legittima. Non a caso uno dei quesiti più frequenti che ci vengono posti è proprio “quanto costa registrare un marchio?”. Leggendo questo articolo ti farai di certo un’idea dei costi per registrare un marchio e capirai anche perché e come questo costo può variare in base ai tuoi obiettivi di business. Per intenderci, se vuoi la tutela del marchio solo in Italia e vuoi registrare il marchio in una sola classe merceologica, la spesa per la registrazione sarà la più bassa, ma se vuoi operare in Europa o nei paesi extra-UE, il discorso può cambiare (in certi casi anche di molto)!
Dunque, per capire quali sono le spese per chi registra un marchio, bisogna prima di tutto chiarire alcuni aspetti.
Diciamo subito che ci sono due principali voci di spesa da considerare:
- il compenso del professionista che si occupa della pratica di registrazione. Se invece hai tempo a disposizione e l’assistenza di un professionista non è quello che cerchi, ti consiglio di leggere il nostro articolo per capire come registrare un marchio in autonomia.
- le tasse di registrazione richieste dai singoli uffici (italiano, europeo, internazionale o dei singoli paesi in cui intendi registrare), che costituiscono la voce di costo più importante
Detto questo, la spesa per la registrazione del marchio dipende anche da altri due fattori:
- la territorialità, cioè in quali e in quanti Stati vuoi commercializzare i tuoi prodotti o servizi
- il numero di classi merceologiche da coprire

Cerchiamo allora di capire insieme passo dopo passo quanto potrebbe costare la registrazione del tuo marchio, ricordandoti tuttavia che se desideri ricevere oggi il tuo preventivo e depositare un marchio nelle successive 24/48H direttamente da casa tua, ti basterà compilare adesso il form presente sul sito. Ciò detto, nei prossimi paragrafi troverai delle indicazioni generali, che possono di certo esserti utili per le tue valutazioni.
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Registrazione Marchio: Italia, Europa e Internazionale
Abbiamo visto che la voce più importante nella quantificazione del costo di registrazione del marchio è rappresentata dalle tasse, che dipendono dai territori in cui vuoi operare (e poi da quante classi ti interessano).
Vuoi commercializzare i tuoi prodotti o servizi solo in Italia? Ti basta la registrazione del Marchio Italiano e quindi le tasse saranno contenute. Vuoi vendere anche in Europa? Ti conviene optare per la registrazione del Marchio Europeo: le tasse sono più alte, ma in un solo colpo puoi tutelare il tuo Brand in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea. Vuoi registrare il marchio anche fuori dall’UE? Il Marchio Internazionale potrebbe essere la migliore soluzione, ma l’ammontare delle tasse dipende dai territori extra-UE in cui vuoi estendere il tuo business.
Ecco qui di seguito alcune stime riassunte anche in infografica:

- Ecco quanto costa Registrare un Marchio in Italia: le tasse ammontano a 177 Euro per 10 anni di validità se ci si rivolge ad un professionista (sono invece 143 Euro se non nomini un rappresentante e procedi da solo in camera di commercio o presso l’UIBM)
- Registrazione del marchio in Europa: le tasse ammontano a 850 Euro per 10 anni di validità
- Registrazione del marchio nei Paesi che aderiscono al Marchio Internazionale: l’ammontare dipende molto dai territori di tuo interesse, considera comunque che ci sono tasse minime di base di circa 800 Euro (indipendentemente da quanti e quali territori scegli di inserire nella tua domanda di marchio internazionale), cui si aggiungono le tasse richieste dai singoli Paesi in cui vuoi operare
- Registrazione del marchio nei Paesi che non aderiscono al Marchio Internazionale: l’ammontare delle tasse dipende dai singoli Stati in cui vuoi estendere il tuo business. Gli Emirati Arabi Uniti, ad esempio, sono tra i Paesi che non vi rientrano e per registrare un marchio in questo territorio le spese di deposito ammontano a circa 4.000 Euro, cui si aggiungono 1.000 Euro per le spese di autenticazione e legalizzazione della procura, più il compenso del corrispondente locale al quale bisogna necessariamente rivolgersi per portare avanti la pratica.
Facciamo un esempio
L’azienda italiana Eta spa produce e vende scarpe da uomo di lusso a marchio “Belfagor” e le commercializza in Europa. Registra quindi il marchio europeo sostenendo 850 Euro di tasse più il compenso del professionista cui si è affidata per le pratiche di registrazione. Il business prende piede e la Eta spa decide di esportare anche in tre Paesi extra-UE che aderiscono al Marchio Internazionale: Stati Uniti, Cina e Russia. Registrando “Belfagor” come marchio internazionale per questi tre Stati, la Eta spa spende circa 1250 Euro di tasse (più il compenso del professionista). Qualche anno dopo, si aprono nuove opportunità commerciali: la Eta spa approda negli Emirati Arabi Uniti, territorio in cui i costi di registrazione sono tra i più cari al mondo. Il costo in questo caso è di circa 4.000/5.000 Euro tra tasse e spese, più i compensi del professionista.
Sai già in quali territori extra-UE intendi registrare il tuo marchio?
Per una stima indicativa delle tasse, puoi usare il simulatore presente sul nostro sito Marchio Internazionale: clicca sui Paesi che ti interessano e in tempo reale potrai visualizzare la spesa che potresti dover sostenere per le tasse di deposito.
Le classi merceologiche: quanto costa registrare su più classi?
Ora che hai un’idea più precisa delle tasse che potresti dover sostenere, c’è un’altra stima da tenere presente: il costo per la registrazione su più classi merceologiche.
Se vuoi tutelare il tuo Brand solo per una certa categoria di prodotti o servizi (quindi per una sola classe merceologica) non c’è problema, dovrai semplicemente pagare i costi relativi alle tasse che abbiamo visto nel paragrafo precedente e i compensi del professionista.
Cosa accade invece se un marchio copre più classi merceologiche?
L’ammontare delle tasse potrebbe aumentare, ma dipende dai Paesi.
Ecco alcune stime:
- per la registrazione del Marchio Europeo, la seconda classe prevede una tassa aggiuntiva di 50 Euro, ma dalla terza in poi le tasse sono di 150 Euro per ogni classe
- negli Stati Uniti, designati in una domanda di Marchio Internazionale – e quindi se non si opta per la registrazione del marchio nazionale statunitense -, sono previste tante tasse quante sono le classi merceologiche
- In alcuni Stati (come ad esempio gli Emirati Arabi o Macao) non è consentito il deposito del marchio in più classi. Bisogna quindi avere un marchio per ogni classe di interesse.
<Facciamo un esempio
L’azienda Omega srl produce saponi biologici per il corpo e utensili per la casa a marchio “Pamina”. Il business è ancora agli inizi e limitato al mercato nazionale, quindi la Omega registra “Pamina” come marchio italiano su due sole classi, spendendo 177 Euro di tasse per la prima classe più 34 euro per la classe aggiuntiva, oltre al compenso del consulente marchi cui si è affidata per la pratica. Passa qualche anno e l’attività di Omega srl cresce. L’azienda decide di esportare i suoi prodotti per il corpo e per la casa “Pamina” anche in Europa e contestualmente coglie l’occasione per lanciare una nuova linea di abbigliamento per animali domestici. Deve quindi registrare il marchio europeo per tre classi: le tasse, in questo caso, ammontano a 850 Euro per la registrazione del marchio europeo (che comprende già la prima classe), più 50 Euro per la seconda classe e 150 Euro per la terza, per un totale di 1050 Euro, più il compenso del professionista.
Un chiarimento importante: se usi il tuo marchio per identificare prodotti che appartengono a diverse categorie (per esempio abbigliamento, borse, profumi, occhiali da sole), è necessario proteggerle tutte fin dal deposito della domanda di marchio. Infatti, una volta depositato il marchio, non è più possibile aggiungere altre classi merceologiche.
Si può aggiungere una classe merceologica dopo la registrazione?
Una delle domande che ci fanno spesso i nostri clienti è questa: “Posso intanto registrare il marchio in una sola classe merceologica ed eventualmente aggiungerne altre in un secondo momento?” La risposta, purtroppo, è no. Sarebbe certamente vantaggioso, ma nessuna legislazione al mondo lo consente.
Se hai già un marchio registrato e hai bisogno di “aggiungere” una classe merceologica, devi per forza sostenere i costi di una nuova e separata domanda di registrazione del marchio.
Non solo: in alcuni Paesi non è possibile registrare con una sola domanda un marchio per più classi merceologiche. È il caso, lo abbiamo visto, degli Emirati Arabi o di Macao o del Brasile. Quindi il costo per la registrazione, in questi casi, deve essere moltiplicato per il numero delle classi merceologiche che ti interessa tutelare con la registrazione del marchio.
Torniamo all’esempio dell’azienda Eta spa che produce scarpe da uomo. Se volesse registrare il marchio “Belfagor” negli Emirati Arabi Uniti per proteggere la sua linea di scarpe da uomo ed una nuova linea di profumi di lusso sempre a marchio “Belfagor”, dovrebbe pagare doppie tasse di registrazione oltre alle altre spese già viste (autenticazione e legalizzazione della procura e compenso del corrispondente locale).
Si possono “semplificare le cose” e quindi registrare il marchio in tutto il mondo?
Come puoi immaginare, districarsi in conteggi precisi può essere complicato!
Forse è per questo che molti dei nostri lettori ci chiedono “Quanto mi costa registrare un marchio in tutto il mondo?”
Se esistesse una procedura unica per poter registrare in un solo colpo in tutti i Paesi e in tutte le classi sarebbe davvero molto comodo, lo sappiamo bene, ma non è possibile e, nonostante le nostre migliori intenzioni, non possiamo quantificare questo costo perché non esiste una registrazione unica a livello mondiale, senza contare che i singoli Paesi hanno le loro regole, procedure e tassazioni, che cambiano abbastanza di frequente.
Oltre alle tasse, ci sono altri costi da sostenere per registrare il marchio?
Quanto visto finora può darti un’idea di massima di quanto costa registrare un marchio, ma ci sono anche altre spese che dovresti mettere in conto. Vediamole insieme.
Tasse extra e spese legali di assistenza
Oltre ai costi necessari per il deposito della domanda visti finora, in alcuni Stati, per esempio in Brasile, dopo l’approvazione da parte dell’Ufficio viene richiesto anche il pagamento di una tassa di registrazione.
Ci sono poi Stati, come gli USA e la Cina, che durante l’iter di registrazione chiedono ulteriori specifiche rispetto a quanto indicato nella domanda di deposito. In questi Paesi può succedere anche che vengano sollevate obiezioni alla concessione del marchio, magari perché è già presente un marchio registrato simile o identico a quello che si vuol tutelare oppure perché l’Ufficio di registrazione nazionale di quel Paese rileva degli impedimenti che ostacolano la concessione della registrazione. In questi casi è necessario che intervenga il consulente, quindi si dovranno sostenere dei costi ulteriori, che possono variare in base al Paese e all’effettivo lavoro da svolgere.
Costi di mantenimento e onere della prova d’uso del marchio
Una volta ottenuta la registrazione del marchio ci sono altre spese di mantenimento da sostenere? Normalmente no, ma in alcuni Stati, come negli USA, il titolare di un marchio registrato deve provare di averlo usato in quel territorio entro un certo lasso di tempo, altrimenti il marchio viene cancellato.
L’onere della prova d’uso del marchio incide sui costi di registrazione?
Sì, perché è necessario predisporre una serie di documenti e prove di utilizzo del marchio su quel territorio, con pagamento delle relative tasse dovute all’Ufficio locale (oltre alle spese del consulente).
Inoltre, possono esserci anche dei costi legati al ricevimento del certificato originale di registrazione del marchio. Il nostro studio, ove possibile, avvisa sempre gratuitamente i propri clienti della decisione dei singoli Uffici relativa alla registrazione del marchio depositato. Tuttavia, in alcuni casi, il ritiro “materiale” del certificato originale ha dei costi da sostenere che dipendono, anche questa volta, dai territori in cui si opera:
- in Italia e in Europa, il certificato telematico di registrazione è spedito dal nostro studio gratuitamente (incluso nei costi di deposito)
- per i marchi nazionali esteri, invece, quasi sempre vi sono spese legate al ritiro e alla spedizione del certificato da parte del corrispondente estero incaricato della pratica o tasse da pagare all’Ufficio marchi
Ciò detto, sappi che il nostro studio ha una regola che non ammette eccezioni: non addebitiamo alcun costo del quale il cliente non sia stato preventivamente informato.
Compenso del professionista
Infine, a meno che tu non decida di procedere in autonomia (nei territori dove ti sarà possibile), se vuoi calcolare quanto costa la registrazione del tuo marchio dovresti considerare anche i compensi del professionista che ti consiglia, ti deposita la pratica e ti rappresenta davanti agli Uffici. Quest’ultimo aspetto è importante: ti consigliamo di non rivolgerti a chi ti deposita il marchio e gestisce la questione come un “disbrigo pratiche”, senza assumersi alcuna responsabilità presso gli uffici in Italia o in Europa. Se paghi per un servizio è giusto che chi ti offre il servizio ti rappresenti al meglio. Ricordati sempre che gli unici professionisti che possono legittimamente rappresentarti, darti consigli e curare il tuo portafoglio marchi, sono gli Avvocati e i consulenti marchi iscritti all’apposito albo. I nostri avvocati sono tra i pochissimi in Italia ad aver ottenuto anche l’abilitazione all’iscrizione all’albo dei consulenti in proprietà industriale (sezione Marchi).